Cessione del credito: che cosa prevede la legge
La cessione del credito (disciplinata dal codice civile, articoli 1260 e successivi) può essere a titolo gratuito se il creditore ha il solo dovere di garantire l’esistenza e la validità del credito; è a titolo oneroso quando la cessione del credito è fatta dietro il pagamento del corrispettivo e il creditore deve garantire che non esistano altri soggetti che possano rivendicare la proprietà del credito.
Quali sono le tipologie di cessione del credito?
- Cessione del credito Pro Soluto, si verifica quando nel cedere il credito il creditore garantisce al cessionario soltanto la sua esistenza, non dando garanzie sulla solvibilità del debitore. In questo caso, quindi, il rischio dell’inadempimento passa al cessionario.
- Cessione del credito Pro Solvendo, cioè il caso in cui il creditore cedente deve garantire l’esistenza del credito e anche la solvibilità del debitore. Se il debitore ceduto non provvede al pagamento, quindi, il cessionario ha diritto di rivalersi sul cedente.
Sconto in fattura e cessione del credito: differenza
Coloro che sostengono spese che rientrano nel “Ecobonus” (dalle ristrutturazioni edilizie al risparmio energetico) possono avere o lo sconto in fattura o la cessione del credito come alternativa alla detrazione fiscale. Tale possibilità è stata introdotta a partire dal gennaio 2020, grazie al Decreto Rilancio 34/2020 e varrà anche per il 2021.
Come funziona lo sconto in fattura e come la cessione del credito?
Lo sconto in fattura è un vero e proprio sconto corrispondente alla percentuale della detrazione altrimenti applicata in dichiarazione.
La cessione credito comporta invece in primis il pagamento con bonifico dei lavori, regolarmente fatturati, e quindi la stipula di un accordo finanziario tra il contribuente che cede la detrazione e l’ente cessionario. Infine, l’ente cessionario, avvierà un piano di rimborso per “restituire” al contribuente fino alla quota corrispondente alla detrazione fiscale.
Cosa scegliere tra cessione del credito e sconto in fattura?
Entrambe le soluzioni sono vantaggiose per il contribuente.
Cessione del credito e sconto in fattura: come fare?
L’opzione della cessione o dello sconto va trasmessa all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese. Per semplificare l’operazione, il contribuente può avvalersi degli intermediari abilitati alla trasmissione delle dichiarazioni fiscali.
Ariston sconta immediatamente la detrazione fino al 65% in fattura, che si traduce in un vantaggio fiscale notevole per l’acquirente che vede abbattere subito i costi per la riqualificazione energetica del suo impianto.
Lo sconto in fattura fino al 65% è applicato a tutti prodotti Ariston, che siano un climatizzatore a pompa di calore per rinfrescare e/o riscaldare casa o una caldaia a condensazione di ultima generazione per la produzione di acqua calda sanitaria e per il riscaldamento di casa. Per le stufe a pellet lo sconto immediato in fattura è del 50%.